Carissime/i,
sul muro di una casa della parrocchia di Campi (frazione di Riva del Garda) si può vedere la croce che è allegata a questo mio saluto/augurio.
La croce è stata realizzata con i vari residuati bellici delle due ultime guerre mondiali, trovati nei boschi che circondano l'abitato. Questa zona era Austria fino alla fine della prima guerra mondiale. Gli abitanti anziani si ricordano dei soprusi, violenze, intimidazioni dei soldati della seconda guerra.
Questa croce, come tutte le croci, compresa quella del Golgota di Gerusalemme, è il segno che l'uomo certe volte, mette sui mercatini dell'usato il cuore, la coscienza e l'intelligenza.
Ma sulla croce del Golgota è inchiodato un Uomo che il suo cuore lo ha donato, regalato a tutti coloro che ha incontrato lungo il cammino della vita.
Anche oggi vengono crocifissi uomini e donne perché amano la vita, perché lottano per la dignità, la giustizia, la libertà, la fede, di altri fratelli e sorelle. Qui non c'è il mercatino dell'usato, qui cioè umanità pura – che è divinità – che trionfa, che getta altri semi di umanità, di amore, di altri cammini possibili per il cuore dell'uomo.
Pasqua è, nonostante tutto, nonostante la guerra mondiale a pezzettini (Papa Francesco), ribaltare eventuali pietre che vorrebbero chiudere la porta della vita e risorgere per essere là dove più urgente che mai c'è bisogno del tuo cuore, di te.
Buona Pasqua
P. Franco Pavesi – aprile 2022
Roma Ostiense (Lazio)
