Omaggio a Padre Alberto

Omaggio per il nostro confratello e amico Padre Alberto

Con questa espressione di omaggio e con pensieri di comunione fraterna e sacerdotale, siamo stati vicini in questi momenti di sofferenza, a P. Franco e a tutti i membri della famiglia dei Missionari Verbiti, che hanno perso un vero confratello e un missionario generoso nella persona di “Padre Alberto”, così come giustamente l’hanno chiamato e l’hanno amato tutti quelli che hanno avuto l’occasione e la gioia di incontrarlo e di ricevere da lui una parola, un sorriso, un consiglio e un incoraggiamento per la vita.

MarsonAlberto.jpgCon lui abbiamo perso su questa terra un confratello e un buon amico.

L’hanno amato in molti perché anche lui ha amato tutti coloro che ha incontrato, come ha insegnato Cristo, il Sacerdote eterno, e come ha imparato dai suoi maestri di vita spirituale.

Il suo ricordo si è iscritto nelle anime di tantissimi giovani che hanno sentito la chiamata alla vita consacrata e al servizio apostolico, e che si sono rivolti a lui come a un confessore e una guida.

Non lo dimenticheranno mai i laici, tante famiglie, che vedevano in lui una guida con tanta forza spirituale, tanto necessaria per le situazioni della vita presente, ricca di prove e di pericoli di ogni sorta. Tantissimi confratelli sacerdoti hanno potuto trovare in padre Alberto il modello spirituale del servizio fedele e generoso, il consigliere saggio per un apostolato fruttuoso e benefico.

Considero la casa di spiritualità di Traian, come una vera fonte da dove può sgorgare su qualsiasi persona la pienezza di grazie, come un’acqua ristoratrice, l’acqua della Parola divina, che offre la vita e la gioia.

Rimarrà per sempre nel ricordo dei preti, delle persone consacrate e di tutti i laici che l’hanno incontrato come un padre innamorato della Parola divina, pieno di bontà e di un sorriso cristiano, pieno di generosità e di donazione senza riserve, disponibile a fare del bene.

Le preghiere che abbiamo innalzato in questi giorni al Signore della misericordia e al Sommo Sacerdote per il risposo eterno e la gioia eterna dell’anima sua, deve continuare ed essere il nostro riconoscimento per tutto quello che ha offerto alla Chiesa cattolica romena e a quella della rep. Moldova, in quei 20 anni di servizio e dono generoso di se stesso.

Il suo ricordo ci accompagni sempre sulla via della fede, ci sia esempio vivo nella vita di servizio, secondo le parole bibliche: “Ricordatevi dei quelli che vi hanno guidati e vi hanno annunziato la parola di Dio. Pensate come sono vissuti e morti, e imitate la loro fede. Gesù Cristo è sempre lo9 stesso ieri, oggi e sempre.” (Ev 13,7)

Petru Gherghel, Episcop de Iasi

Iasi 09.10.2011

(dal sito della diocesi di Iasi – www.ercis.ro )

Arrivederci Padre Alberto

Ti ringrazio per i molti momenti che ho trascorso negli esercizi spirituali tenuti nella Casa di Reculegere di Traian. Non dimenticherò mai la bontà, l’amore, la pazienza con la quale hai sollevato il mio animo quando venivo al colloquio o alla confessione.

Desidero ricordare uno di questi momenti d’incontro con il Padre Celeste attraverso padre Alberto.

Ero a Traian per tre giorni di esercizi spirituali e cercavo il perdono e l’amore di Dio, ma cercavo di autopunirmi per quello che avevo fatto e mi era difficile abbandonarmi al suo amore. Era un periodo triste della mia vita, anche se cercavo con tutto il cuore di riconciliarmi con Dio, dopo alcuni anni di freddezza… Desideravo, ma non riuscivo a lasciare posto all’amore di Dio per illuminare e purificare le parti più oscure del mio animo. Tentai una prima volta di confessarmi, ma mi sono bloccata e sono uscita dalla camera di padre Alberto. Gli ho detto che ritornerò perché non mi sentivo ancora pronta di confessarmi… fisicamente non ho potuto muovermi. Era l’ultima possibilità di confessarmi. Era tardi e rifiutavo di andarmene. Nella mia disperazione, ho pregato la Vergine Maria che mi tenga la mano e che faccia qualcosa, perché non potevo più cercare il padre a quell’ora. Desideravo moltissimo che mi cercasse lui, il prete…

Ad un momento sento dei passi per le scale e si apre la porta della cappella… per me è stato un miracolo. Era padre Alberto. Si è seduto dietro di me, ha pregato un po’, poi ha chiesto perdono perché aveva tentato di forzarmi per fare quella confessione, si era creduto Dio per un momento. Non potevo più fuggire. L’ho pregato che mi stesse accanto fintanto che fosse necessario per riuscire a fare una vera confessione. E stato d’accordo e ha aspettato con pazienza che aprissi il mio animo. Alla fine mi ha dato un bacio paterno sulla fronte, un gesto che mi ha impressionato profondamente, e ho sentito il bisogno di rispondere allo stesso modo. E stato tra i pochi momenti della mia vita quando ho sentito realmente l’amore di Dio – Padre, incarnato in un uomo, quello di P. Alberto.

Sono convinta che esistono centinaia di queste testimonianze che possono sembrare non significative, ma tuttavia sono così ricche di vita.

Grazie, padre Alberto, che sei esistito e ti ho incontrato nel momento giusto! Non ti dimenticherò mai e credo con tutto il cuore che ci proteggerai dall’alto.

Manuela Marian

Dal sito della diocesi di Iasi – www.ercis.ro

10.10.2011


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